La verità, vi prego, sulle donne

Il signore qui sotto, raffigurato nella foto mentre fa il bagno in piscina, si chiama Yann Moix, ed è uno scrittore e regista francese cinquantenne (che io, fino a oggi, nemmeno conoscevo). In questi ultimi giorni, ha fatto parlare molto di sé perché, in un’intervista per Marie Claire, ha osato pronunciare la seguente frase: “Vi dico la verità. Non riesco ad amare una donna di 50 anni. E’ troppo vecchia. Un corpo di donna di 25 anni è straordinario. Il corpo di una donna di 50 non lo è affatto”.

L’incauta affermazione, ripresa da alcuni giornali italiani, giustamente, ha suscitato l’indignazione di molte donne (intellettuali e non) le quali gli hanno voluto ricordare che anche il corpo di una donna che ha superato i 50 può essere straordinario, per motivi diversi rispetto a quelli di una 25enne, certamente, ma non per questo meno validi, e che i cambiamenti dell’aspetto fisico legati al passare del tempo valgono per tutti, anche per gli uomini 50enni come lui.

Detto questo (come si fa a non essere d’accordo?), io mi pongo un’altra domanda: ma un uomo di 50 anni cosa ha capito delle donne, nei trascorsi della sua vita, se pensa che si possa amare solo in base all’età e alle caratteristiche fisiche di una persona? Che tipo di relazioni ha vissuto finora? Le donne che ha frequentato parlavano? Si muovevano? Respiravano? Esprimevano sentimenti, passioni, fantasie, pudori, voluttà, desiderio? Se n’è accorto, quando è stato con loro, che una donna non è solo un corpo (giovane o meno giovane) ma è anche, e soprattutto, un modo di essere (diverso e complementare con quello di noi uomini) che non ha l’età?

Si chiama femminilità, fascino, sensualità, caro Yann, e non si vende un tanto al chilo come al mercato delle carni. Sappilo.

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Si riparte per un nuovo anno.

Cose in programma per l’anno appena iniziato:
Il 2 gennaio è uscita l’edizione tascabile de “Le vite parallele”.
A marzo farò un tour in Grecia dove il commissario Casabona ormai è di casa.
Sempre a marzo, nell’antologia “Giallo al museo”, edita da Mondadori in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ci sarà anche un mio racconto che vedrà come protagonista un giovane Casabona in servizio alla Squadra Mobile di Napoli agli inizi della sua carriera.
A giugno uscirà il nuovo romanzo, il quinto della serie. Sarà ambientato sempre a Valdenza nel periodo della festa di San Jacopo e della Giostra dell’Orso.
A dicembre … nuovo progetto? Si vedrà.
Intanto, buon 2019 a tutti e grazie per l’affetto che mi avete dimostrato finora. Vi voglio bene.

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