Un mese fa, in un’antologia Giallo Mondadori dedicata al Museo archeologico di Napoli, è stato pubblicato un mio racconto che vede come protagonista il commissario Casabona al lavoro nella città partenopea. Siccome le copie dell’antologia non sono facilmente reperibili e molti lettori mi hanno chiesto di leggere il racconto, ho deciso di pubblicarlo come ebook. Da oggi lo troverete disponibile in tutti gli store dedicati, ad iniziare da Amazon, Kobo, Apple store, ecc.
Si tratta di un RACCONTO BREVE (26 pagine) dove, un giovane Casabona agli inizi della carriera, si trova ad affrontare il caso di uomo che ha passato la notte all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dopo aver disattivato il sistema di allarme e di video sorveglianza. Apparentemente non manca nulla e niente è stato danneggiato. Perché lo ha fatto? Cosa cerca di nascondere? Un mistero che viene dal passato e che aspetta di essere svelato.
La tazza del re
La Repubblica ha dedicato una pagina al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e all’antologia “Delitti al museo”, edita da Mondadori, che troverete in edicola e in libreria a partire dal 7 marzo prossimo. Tra i protagonisti dei dieci racconti che la compongono c’è anche un giovane Casabona alle prese con un mistero che ruota intorno alla famosa tazza Farnese. Il racconto si intitola: “La tazza del re”.
Si riparte per un nuovo anno.
Cose in programma per l’anno appena iniziato:
Il 2 gennaio è uscita l’edizione tascabile de “Le vite parallele”.
A marzo farò un tour in Grecia dove il commissario Casabona ormai è di casa.
Sempre a marzo, nell’antologia “Giallo al museo”, edita da Mondadori in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ci sarà anche un mio racconto che vedrà come protagonista un giovane Casabona in servizio alla Squadra Mobile di Napoli agli inizi della sua carriera.
A giugno uscirà il nuovo romanzo, il quinto della serie. Sarà ambientato sempre a Valdenza nel periodo della festa di San Jacopo e della Giostra dell’Orso.
A dicembre … nuovo progetto? Si vedrà.
Intanto, buon 2019 a tutti e grazie per l’affetto che mi avete dimostrato finora. Vi voglio bene.