58° Premio letterario San Domenichino – Città di Massa – 2017

Apprendo con grande soddisfazione che “La pietà dell’acqua” ha vinto la 58^ edizione, anno 2017, del premio letterario San Domenichino – città di Massa – sezione narrativa edita.
Dedico questo prestigioso riconoscimento, che si aggiunge al premio nazionale “Mariano Romiti”, al best 2015 iTunes e alla finale del premio NebbiaGialla, a William Stoneman, corrispondente di guerra del Chicago Daily News, all’italoamericano Joseph Agnone, al procuratore della Repubblica Paolo Albano e a Giuseppe Capobianco che con il loro caparbio impegno riuscirono a far processare e condannare i responsabili della strage di Caiazzo, in cui, il 13 ottobre del 1943, persero la vita due interi nuclei familiari: quattro uomini, sette donne e undici bambini. La loro straordinaria impresa ispirò il mio romanzo.

Premio San Domenichino

San Domenichino

Copertina La pietà dell'acqua

Il tennis degli idioti

Quando si parla di immigrazione sembra di assistere a una partita di tennis giocata con la palla della più ottusa ideologia. Da una parte quelli che: “sono tutti ladri, spacciatori e prostitute”, dall’altra quelli che “sono tutte persone che scappano dalla fame e dalla guerra”. Ma questi sono i confini del campo di gioco, la verità sta nel mezzo. E’ vero c’è qualcuno che lascia il proprio paese devastato dalla guerra (come i siriani, gli eritrei, ecc), qualcun altro viene a cercare il guadagno facile richiamato da chi lo ha preceduto e si è dato al crimine, dopo essersi accorto che qui le pene effettive, in confronto alle loro, sono ridicole. La stragrande maggioranza, invece, è fatta di giovani che hanno investito tanti soldi (quindi non erano poveri) per pagarsi il viaggio e venire a cercare fortuna in Europa. Sognano un lavoro che li faccia guadagnare e diventare ricchi. Non c’è nulla di male in questo, lo hanno fatto anche i nostri nonni quando partivano per l’America. Ma c’è da chiedersi: oggi esiste realmente questa possibilità in Italia? Oppure è un miraggio indotto dalla tv e dal cinema? E se esiste, è infinita oppure ha un limite? Lasciando perdere i due tennisti idioti che giocano ai margini del campo, di questi tempi, finalmente, ci si sta ponendo seriamente queste domande. A destra e a sinistra. Il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli, ieri a Viterbo, ha detto: “L’accoglienza ha un limite, il limite dell’integrazione. Non possiamo accogliere tutti gli immigrati.” Sono assolutamente d’accordo con lui.

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