Bisogna fare anche un piccolo accenno al tipo di processo mentale che utilizza l’investigatore nella sua ricerca della verità.
Il ragionamento logico considerato più affidabile è quello deduttivo.
Quello che parte da una regola generale certa, la applica a un fatto specifico e ne trae un risultato certo.
Per esempio: tutti gli uomini sono mortali (regola generale certa), Cesare è un uomo (fatto specifico), Cesare è mortale (risultato certo).
Esiste poi il ragionamento induttivo, che è l’inverso di quello deduttivo. Parte dal risultato certo e dal fatto specifico che ne è stato il presupposto per arrivare ad ipotizzare una regola generale da utilizzare in situazioni simili. E’ un tipo di percorso logico molto insidioso, sul quale si fondano i pregiudizi. Per esempio: Rudy è una persona di colore (risultato certo), Rudy ha rubato (fatto specifico), le persone di colore rubano (regola generale).
In realtà l’investigatore ama il terzo tipo di ragionamento: quello per abduzione. Era il percorso mentale usato da Sherlock Holmes, anche se molti la chiamavano deduzione.
L’abduzione non è altro che il cosiddetto intuito investigativo. Si fonda sul ragionamento che parte dall’osservazione di un fatto certo e tenta di collegarlo ad una regola compatibile per ricavarne una conclusione.
Per esempio, come nel caso della scena che segue, viene osservato un fatto (la donna ha smesso di usare un anello), si pensa ad una regola compatibile (le donne non portano più l’anello di fidanzamento regalatogli dal fidanzato dopo che hanno rotto il fidanzamento) e si ipotizza una conclusione (la donna ha rotto un fidanzamento). In questo caso, il collegamento tra fatto e regola avviene solo in termini di compatibilità. Ve ne potrebbero essere altre applicabili: per esempio non lo portano quelle a cui è stato rubato, o lo hanno perduto, o lo hanno venduto per problemi economici; oppure, come nel caso del filmato, quelle a cui è morto il fidanzato. La conclusione, quindi, è solo probabile, perciò è importante sempre conservare il dubbio e procedere a verifiche. Prima di rischiare di prendersi un bicchiere di vino in faccia.
Dice il commissario Casabona nel libro:
« … Penso che questo lavoro si possa fare in due modi: cercando una verità oppure cercando la verità. Attenzione all’articolo. Se ti affezioni a una tesi rispetto a un’altra, se incominci a credere troppo nelle tue intuizioni, finisce che confezioni una verità prestabilita nella tua mente. Allora leggi gli indizi in funzione della tua tesi e scarti quelli che non combaciano con quella. Non riesci più a essere critico, a dubitare. Questo è un male. Perché solo attraverso il dubbio si arriva alla verità ….”