Dio creò l’uomo e la donna. Poi costruì una porta per separare l’esistenza su questa terra dal suo regno. Decise di affidare le chiavi di quella porta alla donna, così che ella divenne custode del passaggio tra l’essere e il non essere. Per questo compito sarebbe stata chiamata mamma e come tale invocata anche nel momento del dolore. L’uomo non la prese bene. Gli sembrava un ruolo troppo importante per essere affidato alla donna, che era più piccola e fragile di lui. Almeno così appariva ai suoi occhi. Allora chiese a Dio con rabbia: «e io cosa dovrò fare?» «Tu meritatela», gli rispose il Signore.
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