Questo 2017 non mi garba proprio. Sarà la componente scaramantica dell’anima napoletana che si arriccia alla vista del 17? Può essere. Fatto sta che non riesco a mandarlo giù. Non mi piace per niente. Se fosse possibile passerei direttamente al 2018, numero bello, rotondo, importante, ma non si può. Però avrei escogitato una soluzione. Ho pensato di sommare le unità, facendo 2 + 1 + 7, così mi viene un bel 10. Ci aggiungo lo zero che rimane. Non si può lasciarlo da solo, anche se è uno zero e non conta nulla. E’ un fatto di umanità. Così lo affianco al 10 e mi viene fuori un bel 100. Cento si che è un bella cifra. E’ il numero che si usa quando vogliamo indicare una quantità grande di cose belle. Cento di questi giorni, auguri per cent’anni, ecc. Allora io l’anno che sta arrivando non lo voglio nemmeno nominare ma vi auguro che sia buono abbastanza da contenere almeno 100 giorni di felicità, 100 incontri importanti, 100 baci appassionati, 100 sogni realizzati e 100 promesse mantenute.