….. Una sera Casabona era alla finestra del suo studio per godersi la vista della vallata illuminata dalla luna piena.
Con lui c’era Snaus, accucciata vicino alla poltrona. Aveva appoggiato il muso sulle zampe anteriori e lo osservava con le orecchie dritte e l’aria curiosa.
L’ inverno stava per finire. Già spuntavano le prime fioriture di mimosa che annunciavano l’arrivo della primavera.
Erano passate le undici e Francesca era andata a dormire.
Scaldava l’ambiente la voce di Ella Fitzgerald che cantava la celebre Summertime di George Gershwin in una versione jazz con il Tee Carson trio. «Summertime, and the livin’ is easy» diceva la canzone.
“La vita è facile?” si chiedeva Casabona. “È solo un’innocente bugia per rassicurare un bambino. Va bene per una ninna nanna, ma la vita non è facile proprio per niente. D’estate come in inverno.”
Poi il testo continuava più convincente: «Uno di questi giorni ti alzerai cantando, poi spiegherai le tue ali e volerai fino in cielo, ma fino a quella mattina non c’è niente che possa ferirti se mamma e papà sono lì al tuo fianco».
“Ecco: fino a quel giorno. Fino a che è estate” concluse…..

Un pensiero riguardo “Summertime

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