Il Crime Classification Manual (CCM), a cura di John E. Douglas, Ann W. Burgess, Allen G. Burgess e Robert K. Ressler dell’Accademia di Quantico dell’FBI, è il manuale sulla classificazione e investigazione dei crimini violenti, ovvero omicidio, incendio doloso e violenze a sfondo sessuale.
Viene citato nel romanzo quando si tenta di elaborare il profilo psicologico del serial killer.
Il volume si divide in quattro parti.
La prima è una introduzione in cui sono spiegati concetti come la differenza tra modus operandi e signature (firma) e lo staging, cioè la messa in scena effettuata dall’offender per depistare gli investigatori (ne parleremo in successivi post perchè sono citati nel romanzo ed è bene che chi lo leggerà sappia cosa significano).
Le parti seguenti illustrano i singoli crimini fornendo esempi presi dalla realtà e i case study, che aiutano a capire i criteri di classificazione.
Ogni crimine è classificato in un determinato gruppo a seconda del tipo, del genere e del numero delle vittime.
Il manuale contiene anche una delle definizioni più famose e conosciute dei serial killers: “il serial killer è un assassino che uccide 3 o più vittime in luoghi diversi e con un “periodo di raffreddamento emotivo” fra un omicidio e l’altro;colpisce a caso o sceglie la vittima ed è spesso convinto di essere invincibile e che non sarà mai preso”.